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freddie1946
view post Posted on 5/5/2009, 20:59 by: freddie1946
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Tortured existence

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Ecco un'intervista tratta da www.metalitalia.com

POTETE PRESENTARCI UN PO' LA BAND, COM'E' NATA E CON QUALI SCOPI?
Dave: "Gli scopi erano quelli di suonare ad alto volume, quindi in quest’ottica sono cambiate poche cose. La band è composta da me alla voce, Sergente e Devis alle chitarre (quest’ultimo subentrato a Silvio dopo le registrazioni di ‘The Road To Knowledge’), Stonino al basso e Ferico alla batteria".

COM'E' NATO "THE ROAD TO KNOWLEDGE"? PERCHE' LA SCELTA DI UN CONCEPT COSI' PARTICOLARE?
Stonino: "Non volevamo realizzare un album 'normale' dopo ’Ode To Maximum’, sapevamo che dopo le buone speranze lasciate con il primo disco dovevamo fare qualcosa di veramente interessante. L'idea di un concept album ci ha subito stuzzicato, infatti la preparazione di un progetto del genere richiede parecchio impegno, devi immergerti in pieno negli argomenti che tratti. Sicuramente uno dei motivi principali che ci ha spinto ad affrontare il concept è la profondità che il disco acquista, avendo una storia che collega le canzoni tra loro, un'atmosfera ben definita e qualcosa da comunicare che può essere letto in più livelli".

LE INFLUENZE PRESENTI NEL DISCO SONO TANTISSIME: CHE BACKGROUND MUSICALE AVETE?
Stonino: "Le influenze sono le più svariate, ascoltiamo davvero qualsiasi tipo di musica, dai pezzi più pacati alle follie più astruse, e credo che questo si senta nella composizione dei brani, che secondo me spazia parecchio tra le molte combinazioni di generi e stili possibili pur mantenendo un'identità precisa".

L'ALBUM SUONA VERAMENTE BENE: COME VI SIETE TROVATI A LAVORARE NEL TWELVE STUDIO?
Stonino: "E' stata una strada presa con cognizione, Andrea e Frank (del Twelve) sono amici, e sapevamo che per realizzare il disco che volevamo la cosa essenziale era creare un bellissimo ambiente di lavoro, oltre che disporre di ottimi strumenti e di competenza tecnica".

COME MAI LA SCELTA DI AFFIDARE IL MASTERING A UNO STUDIO CALIFORNIANO? COME VI SIETE TROVATI CON JOHN GOLDEN?
Dave: "Volevamo un disco che suonasse in un certo modo, e ci siamo trovati a ragionare insieme a Davide della Subsound sullo studio migliore a cui dare in pasto il nostro lavoro... e la scelta è ricaduta sul Golden Mastering Studio. John Golden ha fatto un ottimo lavoro, dopo tutto c’era da aspettarselo visto che nel suo curriculum si annoverano nomi del calibro di Neurosis, High On Fire, Melvins, Primus, Sonic Youth, ecc.".

SENTITE QUALCHE PARTICOLARE LEGAME CON IL MONDO LATINOAMERICANO PIÙ PSICHEDELICO E INTROSPETTIVO?
Stonino: "Un legame sicuramente lo sentiamo, magari non tutti nello stesso modo, ma secondo me l'importante è non fossilizzarsi troppo con un solo modo di vedere le cose, ce ne sono tanti da esplorare".

LO STONER E I GENERI AFFINI STANNO VEDENDO UNA POPOLARITA' CRESCENTE IN QUESTO PERIODO: SIETE CONVINTI CHE QUESTA SCENA CONTINUERA' A CRESCERE ANCHE NEL NOSTRO PAESE?
Dave: "Sì, ne sono convinto, si sta creando l’habitat ideale. C’erano già band che suonavano tali generi negli anni ’90 e quindi in tempi non sospetti, ma diciamo che questa nuova ondata psichedelica che sta invadendo l’Italia è davvero sorprendente, e soprattutto sta riscuotendo discreto successo, grazie anche a portali come perkele.it e festival come lo Stoned Hand Of Doom".

SONO PRESENTI MOLTI OSPITI SUL DISCO, COME MAI QUESTA SCELTA?
Stonino: "Per noi un disco è un evento particolare, una nascita, che merita di essere festeggiata come si deve, e per farlo abbiamo invitato persone che stimiamo, gente che ha messo il suo talento al servizio del disco, amici con cui avremmo sempre voluto collaborare, e devo dire che hanno tutti fatto un ottimo lavoro!".

SIETE CRESCIUTI MOLTO RISPETTO A "ODE TO MAXIMUM", AVETE IN MENTE DI PROCEDERE IN QUESTA DIREZIONE O VI SENTITE "A CASA" SUONANDO COME FATE ORA?
Dave: "Non ci sentiamo mai a casa in quel senso, siamo più affini a dei vagabondi. Ci piace poter dire la nostra senza barriere: in ‘Ode To Maximum’ sentivamo di suonare così, in ‘The Road To Knowledge’ un po’ il concept, un po’ la maturità, ci hanno portato a sperimentare nuove soluzioni; col prossimo disco noi stessi non sappiamo cosa aspettarci, per quanto mi riguarda potrebbe anche suonare anni luce distante dai primi due, i percorsi umani sono così imprevedibili. Una cosa è certa, non amiamo ripeterci".

I TESTI CONTENGONO ESTRATTI O CITAZIONI DELL'OPERA DI CASTANEDA?
Stonino: "Ovviamente sì. Abbiamo cercato di narrare atteraverso i testi e la musica tutta la vicenda, ponendo dei punti esclamativi su quelle che secondo noi erano le lezioni più importanti da trarre".

COSA CI POTETE DIRE DELL'ARTWORK? TROVO CHE SIA MOLTO RIUSCITO E MOLTO IN LINEA CON IL MOOD DEL DISCO.
Stonino: "Per l'artwork c'è voluto molto studio, nulla è stato fatto a caso, a partire dalla copertina per passare alla numerazione dei pezzi, ogni minimo particolare. Silvio (il nostro ex chitarrista) ha fatto un ottimo lavoro con le illustrazioni e le grafiche, e io gli ho dato un piccolo aiuto".

INTRAPRENDERETE QUALCHE TOUR PER PROMUOVERE IL NUOVO LAVORO? AVETE IN PROGRAMMA DELLE DATE FUORI DALL'ITALIA?
Dave: "Certo. Non ci piace stare troppo tempo lontano dai palchi, ed è per questo che, oltre alla solita presenza su suolo italico, torneremo ben presto anche a varcare le alpi, per un tour che partirà a fine marzo in compagnia dei romani The Orange Man Theory e che ci porterà in Austria, Repubblica Ceca, Slovenia, Germania, Danimarca e Svezia".

STATE GIA' SCRIVENDO MATERIALE PER IL PROSSIMO LAVORO O AVETE IN MENTE COME POTRA' ESSERE?
Stonino: "Le idee sono molte e tutte molto interessanti, Cercheremo di fare qualcosa di totalmente diverso. Ai posteri l'ardua sentenza!".
 
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