CITAZIONE (alicemudgarden86 @ 3/3/2009, 19:12)
penso che sia naturale per l uomo mangiare carne,l ha sempre fatto sin dalla preistoria, è nella sua natura,
Proprio a questo mi riferisco quando parlo di disinformazione..
La carne dopo la macellazione è infestata dai batteri in putrefazione.
Lo stress prolungato, la paura degli animali vivi producono sulle loro carni "macellate" notevoli quantità di adrenalina.
Nelle carni passano sostanze tossiche: residui di pesticidi, antibiotici, ormoni, metalli e additivi chimici.
Quindi si tratta di cadaveri di animali malati e inquinati.
Anche nel latte si trovano egualmente residui di farmaci e ormoni, spesso fluoruri e stronzio 90.
Il cibo "prelibato", il famoso "patè de fois gras" non è altro che un fegato malato.
Anatre ed oche sono costrette a mangiare 1300 grammi di granoturco, tutti i giorni, per un periodo di un mese, come se un uomo fosse forzato a mangiare più di 12 Kg di spaghetti al giorno!
Si tratta di una tesi avallata, in effetti, anche dalla scienza ufficiale, secondo cui chi mangia soprattutto alimenti vegetali è molto meno esposto a malattie dell'apparato cardiovascolare, a tumori, ipertensione, diabete.
Ciò accade, secondo molti studiosi, soprattutto perché l'uomo, per le sue caratteristiche fisiologiche affini a quelle delle scimmie e assai diverse da quelle degli animali carnivori, non è onnivoro bensì frugivoro, ossia predisposto ad un'alimentazione a base di frutti e semi.In 80 anni di vita ogni italiano usa come "cibo" circa 1400 animali.
In Italia, vengono uccisi ogni anno a scopo alimentare: 850 milioni di volatili, 5 milioni e mezzo di agnelli, 2 milioni e mezzo di pecore e capretti, 3 milioni e mezzo di manzi, 1 milione e mezzo di vitelli, 13 milioni di suini e 500.000 equini.
Eliminando i prodotti di origine animale dalla propria alimentazione, si riduce moltissimo il rischio di ammalarsi di una delle cosiddette "malattie del benessere" (cancro, malattie cariovascolari, diabete, obesità). Niente etica, dunque, solo desiderio di vivere meglio.
Circa il 32% dei tumori dipende dall'alimentazione, ma per certi tipi di cancro la percentuale che dipende dall'alimentazione è molto più alta: 50% per mammella e pancreas, 70% per il colon-retto, 75% per la prostata. (Fonte: Environ Health Perspect 1995) Questo avviene perchè la dieta considerata oggi "normale" si discosta molto dalle linee guida dell'Istituto Mondiale per gli studi sul Cancro, che raccomandano di prediligere diete basate su alimenti vegetali e comprendenti un'ampia varietà di verdura, frutta, legumi e carboidrati poco raffinati e, se si consuma carne rossa, di non consumarne più di 80 g al giorno (30 kg l'anno).
Una dieta a base di vegetali ha un'impronte ecologica molto più ridotta rispetto a una che contiene prodotti animali.
non vi chiedo di diventare vegetariani,,è una scelta personale.