| METALLICA: Joel McIver parla della biografia di Cliff Burton
Di seguito quanto ha dichiarato al local chapter italiano Zonametallica.com lo scrittore Joel McIver, autore del libro "To Live Is To Die" incentrato sull'ex-bassista dei METALLICA, Cliff Burton:
ZM : Com'è stato il rapporto con la famiglia Burton per il grandioso tributo letterario che hai donato a loro figlio?
JMc : "Vorrei chiarire che non ho parlato col padre e con la sorella di Cliff. Ho pensato che sarebbe stato irrispettoso ricordare loro certi momenti, dopo tutte le tragedie che hanno sopportato. Le informazioni sulla vita di Cliff le ho ricevute dalla sua ultima ragazza, Corinne Lynn, dai suoi amici e naturalmente anche da Kirk Hammett, che ha scritto la prefazione".
ZM : Nel libro dici :"E' strano che a 20 anni di distanza nessuno abbia mai scritto un libro su Cliff Burton (anche noi ce lo siamo domandati per la verità). Questa ulteriore esperienza come ti ha arricchito...?
JMc : "In molti modi. E' stato motivo di grande soddisfazione per me quello di scrivere un libro che ha colpito così tante persone a livello emotivo e ricevere tanti complimenti dai lettori. Poi il fatto che Kirk si sia proposto per scrivere la prefazione è andato oltre a quello che avrei mai potuto sperare. Ho lavorato duramente a questo libro e come risultato ho ottenuto un lavoro che descrive Cliff molto più a fondo rispetto a qualsiasi precedente libro sui Metallica, compreso il mio del 2004 ("And Justice For All" ndr)".
ZM : Pensi di poter affermare, viste anche le tue conoscenze dello strumento, che Cliff sia stato il miglior bassista mai esistito sulla scena metal? E secondo te, viste le sue influenze, solo in questo genere?
JMc : "Penso che ci siano bassisti metal come Steve Harris, le cui influenze erano pressochè identiche a quelle di Cliff, come Alex Webster e Jon Myung di pari abilità, ma bisogna tenere presente che Cliff aveva solo 24 anni quando morì. Che cosa sarebbe diventato se fosse vissuto? Non riesco a immaginarlo, ma sarebbe stato un bassista supremo. Penso che sia conosciuto in molti settori della musica, proprio come lo sono i Metallica".
ZM : Visto che sul libro non ti sbilanci più di tanto su questo argomento, fra noi in intimità, secondo te cosa sarebbero ora i Metallica se Cliff fosse ancora in vita?
JMc : "Spesso mi viene posta questa domanda e credo che Justice e il Black Album sarebbero usciti ugualmente, ma che i Metallica in seguito avrebbero esplorato territori completamente diversi: stoner rock, doom metal, probabilmente prog metal".
ZM : Tralasciando il tuo pensiero sui Metallica da Load a St.anger che lo conosciamo benissimo con il libro "And Justice For All"; dall'uscita del disco "Death Magnetic" qual'è il tuo pensiero della band in questo momento? In tour La vedi ancora forte?
JMc : "Penso che l'album sia mediocre, ma è comunque un passo nella giusta direzione. Per quanto riguarda i concerti, i Metallica sono al culmine della loro potenza, fanno ancora spettacoli incredibili. Robert Trujillo è uno dei pochissimi bassisti con una personalità e un'abilità tale da poter reggere come successore di Cliff e Jason e io ho grande rispetto per lui".
FONTE: metalitalia.com
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