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Interviste tradotte band seattle-difficile Trovarle/1989/92, M.L.Bone-P.Jam.AIC-Nirvana.Sub Pop -ecc.......

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parcodio
view post Posted on 1/5/2008, 14:07 by: parcodio




e va bhe, a sto punto incolliamola anche qua..
tutte ste chicche sono tratte dal libro The Sound of Seattle di Steve Blush.. purtroppo dubito che sia ancora reperibile anche perchè sfido chiunque anche solo a trovare l'immagine della copertina sul web.. allegato c'era pure un mini cd che io, m'ammazzerei, ho perso come un tonno.

CITAZIONE (pastare @ 12/10/2006, 15:34)
questa è un'intervista difficile da reperire ;) è stata fatta da steve blush e guido chiesa per il libro "seattle sound" datato 93 prima della morte di kurt cobain......l'intervista risale nel periodo di facelift primo lavoro degli AIC...

ALICE IN CHAINS
Che cosa pensate di fare di originale o diverso rispetto agli altri gruppi?
L.staley -non so , non penso che facciamo nulla che sia cosi radicalmente diverso , facciamo del gran rock , scapeggiamo un casino

Un mucchio di critici rock scrivono a proposito del cosiddetto sound di Seattle .Pensi che esista qualcosa del genere ? Ve ne sentite parte , musicalmente o in altro modo?
j.cantreel- penso che ne facciamo parte senz’altro .E’ una cosa che dura da un sacco di tempo , e non solo da quattro a cinque anni. Il sound di Seattle a cui ci riferiamo non è proprio quello tipo mudhoney , o soundgarden , ma piuttosto ispirato da band seminali , quali green river o anche skin yard.

Esiste un passato punk per questo gruppo?
L.Staley- Non penso che noi siamo mai stati una punk band . Ma siamo giovani , cosi ci riferiamo a quello fottuta energia del punk , e credo che un po’ di questo venga fuori , nella nostra musica . Non è qualcosa di evidente , quanto invece sottointeso nel nostro suono . Non penso che tu possa essere giovane e suonare il tipo di musica che noi facciamo senza possedere quel tipo di energia.

Quali immagini vi ispira il nome alice in chains ?
L-Staley- In effetti , è una cosa a cui ho pensato anni fa . Non significa nulla , in realtà .E’ ambiguo , e ci puoi cavare qualsiasi tipo di immaginazione . Rende la cosa , in qualche modo , affascinante.


E che ne dite dell’aspetto del business , del vostro lavoro?vi piace l’industria del rock?
L.Staley- Penso che il lato del business sia un grosso mucchio di merda . Suonare per il pubblico , fare uscire album e video , ascoltare i tuoi pezzi alla radio : ecco cosa conta . Ci sono alcune cose buone e altre cattive , nell’industria . Ma come ho detto vogliamo solo fare del rock.

J.Cantreel- Un’altra cosa che non accade spesso è che ci sono tutte queste diverse responsabilità , di cui ti devi occupare , e di cui devi essere al corrente , di modo che non vi sia qualcun altro a gestire la tua vita . Questo però ti toglie un mucchio del tempo libero per suonare insieme , comporre e occuparti del tuo spettacolo . E’ una cosa fottutamente nuova . Dobbiamo prendere parte di tutte le decisione , e restarne coinvolti . Non mi scazzo , ma vorrei , ogni tanto , poter prestare maggior attenzione alla musica . Dal momento che siamo un gruppo giovane e che lavoriamo con la Columbia , per la prima volta , penso che con il tempo entrambi ci abitueremo , e ci sentiremo maggiormente a nostro agio.


Sfortunatamente , la buona musica è solo una piccola parte della formula del successo rock
L.Staley-già e non dovrebbe assolutamente andare a questo modo.La musica dovrebbe essere l’unica cosa che conti .
J.Cantrell-la mia convinzione , naturalmente ,è che il valore sia la musica.Ma il successo si basa sui meccanismi dell’industria e questo è talvolta una schifezza .
L.Staley-il momento in cui la cosa si fa davvero schifosa è quando questa gente dell’industria tenta di entrare nell’ aspetto musicale della faccenda .Quello è il punto in cui noi poniamo il limite , e ci incazziamo . Quando ci dicono: “rallentate questa parte” o “rallentate quell’altra” . oppure ci si dice quali pezzi mettere o meno in scaletta , mandiamo tutti affanculo. Non succede spesso , ma quando succede ci incazziamo sul serio.

J.Cantrell-Tutti hanno delle opinioni , non ci puoi fare nulla . Le opinioni della gente con cui lavori hanno un peso maggiore , e ti vengono proposte con piu facilità -non mi aspetterei che fosse in nessun altro modo . Cio che vogliamo è quello con cui ci sentiamo a nostro agio.

Qual è il vostro pensiero sul futuro del rock?
J.Cantreel -Cìè in giro un gran miscuglio di cose .La musica sta sen’altro attraversando una grossa fase di transizione . Penso ci vorrà del tempo perche questo processo sia completato .C’è un gran casino , ma ci sono delle cose dirette , lanciate nel mezzo di questa confusione , che sono le parti migliori , quelle poche scintille in mezzo al buio . Mi piacerebbe pensare alla nostra band in questi termini . Penso che abbiamo trovato una linea piuttosto diretta e credo che la stiamo percorrendo con forza

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12 replies since 19/9/2006, 14:27   344 views
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