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Interviste tradotte band seattle-difficile Trovarle/1989/92, M.L.Bone-P.Jam.AIC-Nirvana.Sub Pop -ecc.......

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view post Posted on 19/9/2006, 14:27
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queste sono una serie di interviste fatte nel periodo dal 1989/92 ai Mudhoney , Screaming Trees , Mother Love Bone , Alice in Chains , Pearl Jam , Sub Pop, Tad, My sister's machine ,Gruntruck, Green River,Nirvana.........sono difficile da reperire .......inoltre da queste interviste si puo capire meglio come si è evoluta la scena di Seattle e la carriera delle band ...... in quel periodo alcune avevano appena firmato per le major ....
essendo materiale difficile da reperire .....ho notato che in rete .... nei siti ....forum ...ecc....dei fans delle band succitate non esiste questo materiale...
pertanto chiediamo cortesemente chiunque ne fa copia o uso è pregato gentilmernte di dire la provenienza.......http://alternativegrunge.forumfree.net/

per adesso ne posto qualcuna perche sono molte .....potete anche fare dei commenti ........anZi...fateli vi aspetto
le successive verranno allegate sempre in questo messaggio-post
poi ....cmq ogni intervista sarà anche allegata al topic della band appropriata ....
grazie a steve blush e guido chiesa per il materiale concesso

Edited by pastare - 14/10/2006, 17:13
 
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view post Posted on 3/10/2006, 21:42
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PEARL JAM 91

Che differenza esiste tra i Pearl Jam e le altre band in cui avete militato in precedenza specificamente M.L.Bone e Green River?R.Stone Gossard.questa è probabilmente la prima volta che mi sento veramente mio agio sul palco.Ho la consapevolezza che tutti i membri di questa band sanno quel che fanno e che ci si può divertire senza stare a preoccuparsi se il suono verrà fuori una merda o No. E’ davvero una buona sensazione che , onestamente ,io non avevo mai avuto nelle mie passate esperienze .Con il senno del poi , non credo di essermi mai divertito cosi tanto a suonare dal vivo . Quando si è in un gruppo come M.L.Bone, o altre situazioni in cui le cose non sono artisticamente al posto giusto , non sempre se ne è coscienti , perche non si hanno a disposizione gli strumenti di paragone . Non si sa ,ad esempio che non si è obbligati a scrivere dieci nuove canzoni ogni settimana e divertirsi e andare d’accordo con tutti.

E’ stato difficile per voi formare una band dalle ceneri dei M.Lbone?
R.S.Gossard:Jeff ed io non abbiamo fatto altro tutta la vita che mettere insieme della gente con cui suonare.Di conseguenza, questa band si è formata molto in fretta .Siamo stati fortunati ad aver trovato tipi con cui andiamo d’accordo e con cui siamo in grado di scrivere della musica.

In che modo i Temple of the Dog hanno aiutato la transizione verso questa band ?
R.J.Ament :E’ stata un’opportunità di suonare con degli amici .Inoltre , andare in uno studio , registrare un disco poco costoso e divertirsi è stato un ottimo test per capire quanto avessimo voglia di suonare la nostra nuova musica .Infine, ci ha dato sicurezza sul fatto di poter suonare con della nuova gente e aver successo.

Che cosa pensate del seguito di cui sono stati oggetto i M.L.Bone dopo la morte di Andrew wood ?Vi da fastidio?
R.S.Gossard: Per certi aspetti va bene per altri è totalmente sbagliato . Voglio dire , avevamo alcune buone canzoni e il disco non era male .Ma anche ora , puoi far credere che le cose fossero più importanti di quel che realmente erano,specialmente nell’ottica del culto dell’era del rock. E’ credo che molto, per quanto ci riguarda, dipenda dal fatto che Andrew è morto per overdose di eroina .Prima di morire aveva scritto molti testi che riguardavano l’argomento, per cui è sembrata una profezia e penso che ciò sia servito ad accrescere l’aura mistica della band .

Con che tipo di aspettative ha dovuto confrontarsi questa band ?
S.Gossard-Le nostre attese erano probabilmente le piu esigenti:sul dove questa band deve andare , sul dove può andare e sul modo in cui intendevamo spingerlo .Per quanto riguarda le attese degli altri , sono sicuro che le compagnie discografiche si aspettano che noi vendiamo dei dischi .Per noi non è un problema , perche anche noi vogliamo venderli.

Edited by pastare - 14/10/2006, 16:48
 
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view post Posted on 14/10/2006, 16:13
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Interviste
SOUNDGARDEN 1989
Incominciamo con la classica domanda che spetta a ogni band emergente da dove venite , come vi siete formati?
C.cornell. Hiro e Kim si sono trasferiti sei anni fa da Chicago a Seattle , mentre Matte è originario si san Diego. Tutti e tre vennero a Seattle per studiare , ma in parte per mancanza di soldi , finirono col cercarsi dei mestieri ed entrarono a far parte di band locali . Io sono l’unica persona di Seattle e mi è sempre piaciuto vivere qui , per cui…… Ci siamo conosciuti quando ho risposto all’annuncio di un gruppo che cercava un cantante . Anche loro erano della stessa band o ne avevano fatto parte . Di comune accordo ce ne andammo per formare i soundgarden.

La scena di Seattle si è recentemente guadagnata le attenzioni della critica specializzata grazie a band come la vostra o per le attività di etichette quali la sub pop . Come si differenzia questa scena da altre ben note come Athens , Austin o Minneapolis?
K.Thayil - La differenza piu grossa tra la scena di Seattle e le altre sta nella mancanza di club nella nostra citta. D’altro canto , è vero che c’è un’inequivocabile proliferazione di talenti e che esiste un suono originale e specifico di questa scena .

Come definiresti questa originalità?
C.Cornell -seattle è sempre stata definita la capitale americana dell’heavy metal , sia per la presenza di gruppi underground metal che per quella di poseur LA style . Forse per questo motivo l’evoluzione dell’hardcore /punk di Seattle , piu che altrove , si è venuta a contaminare col linguaggio dell’heavy metal , soprattutto nelle sue espressioni più lente , dando vita a questa sorta di punk abrasivo e pesante che si potrebbe definire acid punk.

Quali rapporti esistono a Seattle tra la scena punk e quella heavy metal?
k.Thayil- la maggior parte delle band heavy metal di Seattle provengono da Bellevue , la zona est della citta , quella dall’altra parte del lago , decisamente più benestante rispetto alla zona urbana dove risiedono i gruppi punk . Fra i due fenomeni non c’è praticamente contatto.
C.Cornell--altra cosa da ricordare è che , non essendoci a Seattle discografiche major , molti musicisti locali , soprattutto heavy metal , si sono trasferiti a Los Angeles . Membri di Motley crue , alice Cooper band o Guns’n ‘Roses hanno messo in pratica il detto se vuoi emergere da Seattle allora vattene da Seattle . Noi e l’atre band abbiamo dimostrato il contrario.

Tra le punk band esiste un senso di comunità?
K.Thayil- fino a un certo punto . E’ soprattutto una questione di amicizie personali . Se avessimo piu posti dove suonare insieme , forse riusciremmo a sviluppare rapporti creativamente piu profondi.

Oltre alle varie band , c’è qualcos’altro a Seattle che promuova la scena?
k.thayil - c’è kfmu , la realtà dell’università dello statp di Washington che non si limita a mettere dischi ma organizzare anche concerti . Rocket , il locale periodico di musica e spettacolo , non ha mai dedicato molto spazio ai gruppi locali soprattutto underground , ad eccezione della rubrica di Bruce Pavitt , prima che si dedicasse a tempo pieno alla sub po.

Qual è il ruolo di bruce pavitt in tutto cio?
K.thayil- è stato per anni uno dei principali animatori della scena locale : giornalista per il rocket , dj per KFMU discografico con la sub pop . E’ l’unico a Seattle in grado di far conoscere un disco oltre i confini della citta.

Vi sono band o musicisti locali a cui vi sentite particolarmente legati?
K.thayil- Mudhoney in testa . Sono un gruppo davvero incredibile formato da ex componenti dei green River e dei Melvins , due tra le formazioni più direttamente responsabili dell’attenzione di cui ora gode la musica underground di Seattle. Siamo anche amici con gli scremino trees che non sono proprio di qui ma vengono da Ellensburg.

Ma ora state per firmare per la A&M, .Non avete paura di perdere il vostro controllo creativo?
C.cornell- Alla A&m hanno delle manette coi nostri nomi sopra .Appena firmeremo il contratto non saremo più in grado di fare nulla se non quel che vorranno loro….risata generale….

La voce di Chris è stata paragonata a quella di Robert Plant, che effetto ti fa?
C.Cornell- non mi da fastidio , anche perche è raramente intesa come critica . Mi sembra , piuttosto che si tratti di una facile scorciatoia usata dai critici in mancanza di termini migliori .I led zeppelin sono certamente una delle nostre influenze , ma non l’unica.Però essendo loro stati cosi immensamente popolari in america negli anni 70 , vengono subito in mente , mentre alla maggior parte dei critici sfuggono certe somiglianze che esistono , tanto per dirne due , tra la nostra musica e quella dei Wire o dei Pere Ubu . Credo che , evolvendosi i soundgarden , anche questo paragone perderà d’importanza.

L’utilizzo di elementi psichedelici e blues non vi impedisce comunque di venir identificati dai piu quali diramazioni recenti del cosiddetto post punk statunitense , parentela che voi per altro accettate senza riserve.
K.Thayil- non c’è contraddizione tra questi generi di musica . Sono tutti molto spontanei e permettono un approccio personale alla composizione . E sempre musica non premeditata : che venga dal cuore , dal cazzo o dalla testa , non è mai il frutto di un’operazione meramente intellettuale.

Grazie alla componente hard rock della vostra musica , potreste raggiungere migliori risultati commerciali rispetto ad altri gruppi.Come vi sentite in questa posizione?
C.Cornell- A noi va benissimo , basta che si possa continuare a fare quello che abbiamo sempre voluto. Non ci siamo messi assieme con l’idea di guadagnare un sacco di soldi , ma per realizzare quel che avevamo in testa.
K.Thayil- Ci piace esser parte dell’underground e non abbiamo alcuna voglia di scendere a patti pur di uscirne. Siamo nella fortunata posizione di piacere alla gente per quel che facciamo , piuttosto che quel che i discografici pensano che potremo fare. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo parlato con varie etichette , grosse e piccole , prima di scegliere con chi formare. L a lentezza delle trattative è proprio dovuta alla preoccupazione di non compromettere la nostra indipendenza creativa. Se qualcuno ci vuol dare un sacco di soldi per quel che facciamo , ben vengano , saremo degli scemi a non accettare .

Ma saprete benissimo che con una piccola ripulita la vostra musica diventerebbe davvero commerciale. Basterebbe eliminare un po’ di feedback , qualche distorsione e l’elemento rumoristico………
K.Thayil - Non lo faremo mai , perche questi elementi sono proprio quelli con cui ci piace lavorare , il fondamento del nostro suono.
C.Cornell- Non credo che le majors abbiano interesse a ripulire la nostra musica . Ci sono già sul mercato tonnellate di gruppi che fanno del rock commerciale. E’ certo lo sanno fare meglio di noi.

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MOTHER LOVE BONE /1989
Ci sono molti gruppi , in ambito metal , e tutti fanno cose piuttosto simili. Cosa pensi faccia la tua band , di particolarmente originale o diverso?

A.Wood- Penso che noi siamo un’alternativa a tutte quelle stronzate “sataniche” .I nostri testi riguardano l’evasione totale -non che questo sia il massimo dell’originalità.Semplicemente sembra che noi siamo diversi da un mucchio di gruppi che ci sono in giro. Voglio dire , abbiamo da poco finito un tour insieme ai Dogs D’amour e, sebbene siano piuttosto differenti da noi , musicalmente , andavamo d’accordo , alla grande . Credo che sarebbe strano se fossimo andati in tour con qualcuno come i mettalica , o i voivod , che sono cosi tanto più brutali di noi . Penso che, se tutto va bene , noi siamo accessibili per un pubblico piu vasto.

Siete sorpresi da come stanno andando le cose?
A.Wood- Sono totalmente sorpreso , ma andare in tour è servito .Stiamo pagando il dazio , realizzando che nessuno ci ha mai sentito.E’ successo tutto molto in fretta , questa band esiste soltanto da 15 mesi .Abbiamo mandato queste demo a L.A , e la Geffen ci ha corteggiati per un po’ ma non accade nulla. Poi incontrammo Michael Goldstein alla Polygram e fu amore a prima vista.E’ cosi strano; è successo molto velocemente.Soprattutto a Seattle , la gente pensa che ora siamo miliardari . Le voci in giro sono pazzesche.

Com’è stata la reazione della gente, a Seattle?
A.Wood-molto buona , ma molti dei nostri vecchi amici , di altre band , sono come scomparsi , da quando abbiamo firmato . Non so se sia stato per gelosia o che altro ;la stessa cosa è accaduta ai soundgarden . Ma , al tempo stesso , ci siamo fatti un mucchio di nuovi amici. A
Tutti i nostri concerti lassù(Seattle), ora viene un pacco di gente .E’meglio di prima , quando magari c’erano soltanto 6 persone ad applaudire.

Voi ragazzi arrivate dal punk rock .Vi capita di essere criticati dai vostri vecchi fans per esservi “venduti”?
A.Wood- C’è , probabilmente , parecchio di questo , e quelle sono le persone che a Seattle non parlano più con noi.Quando si sciolsero i Green River , ci fu una specie di spaccatura , con un sacco di parole buttate in mezzo, tra i due del nostro gruppo ed il cantante , che ora è nei Mudhoney . Si parla di vendersi , ma io penso che siano un mucchio di stronzate .Io ero in un gruppo punk , avevo i capelli lunghi e mi mettevo il cerone in faccia , in una sorta di misto tra miss e discharge .Per cui non credo che la gente si possa essere stupita di quanto faccio ora , ma alcuni di quelli seguivano i Green River si sono sentiti traditi . Fa un po’ paura perche io, per parlare chiaro , mi sono sempre considerato una persona rock. Ma , ad un certo punto della mia vita , ero cosi dentro il punk rock che dovetti nascondere i miei dischi dei Kiss dai miei amici , perche me ne vergognavo .

Il nome Mother love bone è una specie di gioco di parole con significato stupido , o cosa?
A.Wood- Non è nemmeno un gioco di parole , in effetti dobbiamo ancora provare a trovarci una bella storia dietro. A Bruce (fairweather) piace dire che il nome Journey era già stato preso. Fu soltanto qualcosa che mi venne in mente mentre guidavo in giro, al lavoro , provando a mettere insieme parole che suonassero bene .Ci è voluta una settimana , all’incirca , per convincere gli altri di questo. Penso che il nome abbia aiutato , richiama l’attenzione.

Che cosa vuoi da questo gruppo?
A.Wood - Non voglio mai piu trovarmi un lavoro , lavare i piatti era un inferno , e l’ho fatto per parecchio tempo .E poi credo che possiamo vendere un mucchio di dischi e mantenerci con la musica.Penso che possiamo funzionare bene , in questo business .Dipende , se la gente è pronta per noi , oppure no-potremmo essere troppo avanti , o troppo indietro , rispetto ai tempi.Siamo tutti prodotti del rock degli anni 70 , e quella è la cosa,,,,, va alla grande ora , per cui cavalcheremo questa tendenza , sperando di arrivare alla fama e al successo.
 
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view post Posted on 14/10/2006, 16:35
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MUDHONEY/1989
Come mai si sono sciolti i Green River?

M.Arm
-Non sopportavo piu l’atmosfera all’interno della band .La maggior parte di noi non vedeva l’ora di firmare per una major .Quando si sciolsero i Green River , Jeff(ament) disse che se entro due anni non avesse trovato un contratto con una major avrebbe smesso di suonare .L’interesse principale era suonare per diventare ricchi , non per il gusto di suonare .Non ho niente contro ciò , ma vorrei che avvenisse a modo mio , suonando il tipo di musica che mi va di fare .Non voglio accettare compromessi per diventare ricco.Perderei interesse nell’intera faccenda.

Dove vuoi arrivare con i Mudhoney?
M.Arm- Nei Green River non avevo mai scritto una canzone , Avevo qualche idea , del tipo di quel che facevano gli Stooges o i Feedtime , ma erano…….come posso dire ..erano troppo semplici per i chitarristi dei Green River , non abbastanza difficili per dei veri musicisti . Io non penso a me tanto come musicista , piuttosto uno cui piace capire la chitarra e tirarci fuori suoni distorti e pieni di fuzz. La mia idea , quando ho cominciato con i Mudhoney , era di rendere le chitarre assai piu rumorose e distorte , e le canzoni un po piu semplici di quanto lo fossero nei green river.

Cos’è la scena di Seattle?
M.Arm- Seattle è una piccola citta , e cosi si conoscono tutti. Ci sono un sacco di band diverse tra loro , e non è che la si possa veramente definire una scena .E’ pur vero che l’isolamento alle altre grandi citta della costa occidentale favorisce l’avvicinamento dei gruppi locali ed anche una certa somiglianza nei suoni. Molto dipende da chi al successo al momento .Per esempio , 3 ex green river hanno formato una band che si chiama Mother love bone , che ha appena firmato per la Polygram.Ultimamente gli SGM, band veterana della locale scena hardcore che non ha mai avuto troppa fortuna ha cambiato tipo di suono e, guarda caso , ora ricorda da vicino proprio quello dei Mother L.Bone….C’è già chi cerca di salire sul treno zeppelin/soundgarden……

Sembra che l’isolamento produca anche un certo di originalità .Se prendiamo per esempio Minneapolis o Athens , c’è molto piu monotonia , mentre a Seattle pare che le cose vadano in maniera decisamente diversa.
M.Arm- Non dimenticare che quel che stai dicendo si basa sull’ascolto di band che sono riuscite a farsi conoscere fuori da Seattle , vale a dire le migliori del mazzo . Ma c’è in giro anche un sacco di schifezze .E’ anche vero che , proprio a Seattle , gli imitatori sono i primi a venir fischiati , ragion per cui si cerca di evitare facili scorciatoie per provare invece nuove strade . Personalmente preferisco provare invece nuove strade . Personalmente , preferisco fare un disco che verrà totalmente ignorato, piuttosto che compromettermi in nome del successo .In fin dei conti , anche Stooges e Velvet Underground furono perlopiù ignorati dal pubblico loro contemporaneo . Ma dieci anni dopo……

Una delle cose che piu mi piace dei mudhoney è che ti fanno muovere.Il rock’n’roll faceva muovere , gli Stooges facevano muovere , ora il rock sembra aver perso questa caratteristica , ad eccezione dell’heavy metal.
M.Arm- A Seattle la gente si muove ancora .Se alla gente piace una certa band , è impossibile che se ne stia li impalata .La descrizione di un tipico concerto a Seattle potrebbe essere tutti piuttosto ubriachi , tutti sorridenti e tutti pronti a saltarti addosso dimenandosi.

Come mai i testi dei Mudhoney sono cosi oscuri e disperati?
M.Arm- Non so .non so come spiegarlo E’ giusto come mi sento mentre sto scrivendo.

Non c’è niente che ti rende felice in questa vita?
M..Arm- Certo che c’è. Ma , in genere parlare della felicità ispira canzoni idiote .Penso che molto di questo dipenda dal genere di musica che facciamo .Non credo che se contassi di amore o prati in fiore riuscirebbe ad avere lo stesso impatto .Stiamo cercando di tirar fuori qualcosa che scuota la gente , non che la gratifichi.
 
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icon10  view post Posted on 14/10/2006, 21:47
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prossimamente postero le altre .......sub pop .....green river ....ancora mudhoney e soundgarden ...........ma soprattutto molto sui nirvana............


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FOTO PEARL JAM ...LIVE IN ITALY
 
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icon3  view post Posted on 15/10/2006, 18:34
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SUB POP /1989
Diteci qualcosa sui primi passi della sub pop.
B.Pavitt -me ne sono andato da Chicago per studiare ad Olympia verso la fino degli anni 70. Li lavoravo per una rivista che si chiamava OP e adesso si chiama Option , tra le le piu importanti testate musicali degli states .Scrivevo per loro una rubrica sul rock indipendente statunitensi .Ai tempi non si prestava troppa attenzione a questo genere di musica .nel 1980 , ho messo in piedi una fanzine che si chiamava Subterranean pop , dedicato esclusivamente alle incisioni americane indipendenti. E’ durata un paio d’anni e in seguito uscirono alcune compilations su nastro comprendenti solo roba indipendente da tutte le parti degli states .Nel 1986 ho fatto uscire la compilation sub pop 100 , simile a quelle su cassetta ma questa volta su vinile . Nell’estate dell’87 ho stampato il primo EP dei Green River "Dry as A bone" che legittimò il nome della sub pop su base locale.

Avete creato l’etichetta perche c’erano ottimi gruppi nella vostra zona o perche ve lo sentivate dentro?
B.Pavitt. -perche ce lo sentivamo dentro .Del resto , la prima compilation Sub Pop 100 comprendeva una sola band del nord ovest degli states .E’ solo dal 1987 che John e io cominciamo ad eccitarci per quello che la scena locale produceva .Il disco dei Green River e l’EP dei Soundgarden "Screaming life" ci hanno poi convinto del valore potenziale dei gruppi della zona.

John ,Parlaci del tuo coinvolgimento nella sub pop
J. Ponemann- sono originario di Toledo , Ohio , sono venuto qui per studiare e ho trovato lavoro alla KFMU , la radio della Washington State University. Avevo un programma specifico dedicato alla scena locale. Per loro ho anche organizzato concerti con gruppi dello stato di Washington .Grazie a ciò , ho incontrato band davvero eccitanti come i Soundgarden , che hanno avuto un impatto decisivo su di me , spingendomi a dimenticare i miei sogni di gloria di musicista fallito e a farmi coinvolgere nel business discografico di Bruce.

Perche ci sono cosi tanti gruppi interessanti che provengono da questa zona?
J.Ponemann- penso sia dovuto alla posizione geografica.E’ come se fossimo immuni, o perlomeno meno influenzati , rispetto a molti altri posti , dai trends in voga a New York o Las Angels .E’ poi c’è un forte spirito di solidarietà. Per esempio , pur avendo numerosi punti di contrasto coi Mother love bone , continuiamo ad andare ai loro concerti, e crediamo che solo aiutandosi reciprocamente possiamo far crescere la scena. Siamo una piccola comunità e non possiamo permetterci di essere divisi.

Ad eccezione dei Walkabouts , la maggior parte delle band Sub Pop suona quel che Bruce ha definito “hard rock moderno” o che Kurt dei Nirvana chiama “musica dura a tempo moderno” . Vi piace questo tipo di musica o è solo perche è questo quel che si suona qui?
B.Pavitt-E’il nostro gusto .Ovviamente a Seattle , come da qualsiasi parte la gente suona ogni genere di musica.E’ pur vero che a noi piacciono i Walkabouts e cosi abbiamo deciso di correre il rischio di pubblicarli , anche se non suonano come il resto dei gruppi sub pop . Credo nel fare cose diverse , ma anche nel mantenere una certa direzione.
J.Ponemann- Possiamo dire che nell’area di Seattle , c’è una grossa tendenza a far musica aggressiva. E questo già esisteva prima dell’entrata in scena della Sub Pop.

Non pensate che le etichette rock indipendenti siano in crisi perche la musica che producano è arrivata alla fine del suo corso?
J.Ponemann- Ho un’opinione in merito.Non vorrei sembrare troppo accademico , ma mi permetto di suggerti la lettura di Lipstick Traces , di Greil Mrcus , Marcus dice in sostanza che il rock ‘n’roll , gente nata nei 50 o nei 60 , ora è cresciuta ed il rock gioca un ruolo meno importante nelle loro vite . Ma l’essenza del rock è rimasta inequivocabilmente quella di rivoluzione . E ora che quelli che l’hanno fatto sono diventati vecchi , il rock stesso è costretto a combattere la battaglia della politica della noia . In pratica , tu lavori tutta la vita per avere del tempo libero da spendere .Quando ce l’hai , puoi scegliere di passarlo facendo quel che piu ti piace o prendendo quel che ti viene offerto. Nell’ultimo caso si tratta di una forma di controllo mentale .La cosa divertente è che il punk ha rappresentato un periodo in cui il rock era in lotta contro se stesso :rock come rivoluzione contro rock come divertimento istituzionalizzato .Il rock che ritorna alle proprie radici e recupera il proprio senso primordiale.

D’accordo , ma non c’è oggi in giro un fenomeno che sia comparabile a quello di cui stai parlando?
J.Ponemann-Puoi anche darsi che non ci sia , ma credo che poi arrivi quando meno te l’aspetti , come l’amore.Non posso dire se la sub pop sia questa cosa , perche onestamente non so che cosa sia la sub pop .Il rock tornerà sempre alla propria essenza originaria , che è la completa destrutturazione rivoluzionaria degli stereotipi.Ovviamente , tale ritorno non potrà essere opera di chi pensa al rock solo in termini di mercato .Non ho niente contro chi vende un milione di dischi , ma non è questa la mia motivazione principale.E’ solo la gente come noi , che vive per queste cose , che riuscirà a tener vivo questo spirito primordiale .E poi , non esageriamo con la storia della mancanza di originalità .Se oggi qualcuno volesse suonare una musica completamente originale , probabilmente ne verrebbe fuori qualcosa che nessuno vorrebbe ascoltare .Non ho niente contro chi ama questo genere di cose , ma l’essenza del rock’n’roll non è mai stata l’originalità quanto il suo essere rivoluzionario.
 
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view post Posted on 21/10/2006, 12:21
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1989
Come sono nati i nirvana?
K.Cobain- era da circa 4 anni che Chris , il bassista , e io cercavamo di formare i nirvana in un piccolo paese a circa 130 km da Seattle . Non è stato semplice perche ad Aberdeen (questo è il nome del paese) è difficile trovare ei validi musicisti.Per la maggior parte sono lavoratori e la mentalità è piuttosto chiusa e idiota. Cosi, circa un anno e mezzo fa , ci siamo trasferiti a Tacoma dove , con l’aiuto di Dave krover dei melvins , abbiamo registrato un demotape che ha attirato l’attenzione di John Ponemann della sub pop .Sempre a tacoma abbiamo incontrato Chad ,il batterista , e con lui abbiamo dato vita ai Nirvana.

Mi pare che negli ultimi due anni lo stato di Washington abbia prodotto piu band che tutti gli altri 51 stati messi assieme. Tacoma con Girl truble , Ellensberg con Screaming Trees , Olimpya con Beat Happening e Melvins , per non parlare di Seattle . Siete in contatto con questa gente?
K.Cobain- nel modo piu assoluto . Tutti si conoscono e sovente collaborano tra di loro . Ad esempio, io suono occasionalmente nei Go Tee , una specie di supergruppo che Calvin dei Beat Happening mette insieme di tanto in tanto . Recentemente Chris , io e i due Mark degli Screaming Trees abbiamo registrato un singolo per la sub pop , con le cover di due pezzi di Leadbelly . Farà parte della collana “singles club” della sub pop.

Siete finiti a incidere per la sub pop perche è l’unica etichetta della zona o quella a cui vi sentite piu vicini?
K.Cobain- quando abbiamo cominciato a suonare , circa tre anni fa non sapevamo nemmeno che esistessero delle etichette interessate al nostro genere. Quando poi sono venuti fuori i primi dischi della sub pop, siamo stati colti di sorpresa e ci siamo detti: “Questa è la miglior etichetta per cui possiamo registrare”

Vi sentite vicini agli altri altri gruppi sub pop?
K. Cobain- Si nel senso che piu o meno tutti suoniamo hard rock rallentato .Tutti i gruppi sub pop hanno il loro suono distintivo e a me non piace essere messo nel mucchio con tutti gli altri , come se non ci fossero differenze . Non credo che tutte le band sub pop siano simili.

E vero però , come tu stesso hai detto , che quasi tutti i gruppi sub pop suonano hard rock lento . Altro elemento in comune a questi gruppi , e probabilmente all’interno post-punk statunitense , è il miscuglio di hard rock , punk e psichedelica , che ne pensi?
K.Kobain . Sono d’accordo al 100%.E’ davvero difficile essere completamente originali arrivati a questo punto .L’unica soluzione alternativa è lavorare con le tue proprie influenze e suonare con queste .Grazie a dio i gruppi sub pop , e piu in generale della zona do Washington , hanno il buon gusto di adottare influenze tra le piu piacevoli.

E’ quasi come se foste arrivati alla fine della vita del rock.
K.Cobain- esattamente . Gli ultimi esemplari………
E avete deciso di prendere quel che di buono il rock ha prodotto , metterlo insieme e cercare , ancora una volta , di creare quell’illusione ………..
K.Cobain- ….proprio quel che sto cercando di spiegare .Forse il rock è arrivato alla fine della corsa .In fin dei conti , c’è un limite al numero delle note di una chitarra .Il rock è in circolazione da 30 anni e quando suoni in 4/4 le tue idee , prima o poi , non possono che esaurirsi o perlomeno perdere in originalità .Il problema oggi per il rock è proprio la mancanza di originalità .Sono almeno 3 o 4 anni che non entra in scena un gruppo veramente diverso.

Quindi nemmeno voi ?
K.Cobain- nemmeno noi . Forse noi rappresentiamo il massimo dell’originalità che si puo ottenere alla fine degli anni 80 .

Mi sembra che il punk sia stato un momento chiave della vostra vita.
K.Cobain- Si , anche se non saprei dirti come. Il punk ci ha resi liberi . Ho scoperto il punk all’eta di undici anni e ha subito voluto esserne parte. Leggevo Creem , e l’aspetto sadomaso e ribelle di quella musica esercitò un fascino immediato su di me . Volevo farne parte a tutti i costi e facevano finta di essere un punk , anche se nella mia citta nessuno sapeva cosa fosse.D’altre parte , ne ero anche spaventato , perche in definitiva non era altro che un burino ignorante come tutti gli altri .E’ stato solo verso i 15 anni che sono entrato veramente in contatto con quella musica.

Del resto , ancora oggi è la musica punk a rappresentare il principale canale di ribellione per i ragazzi degli states , anche se il significato della parola è cambiato non poco.
K.Kobain -Si , in questo senso i gruppi sub pop sono una facile introduzione a quella ribellione che il punk ha incarnato..E’ musica piu pop del punk , ma ne mantiene lo spirito .Il punk che ascoltavo da ragazzino , tipo Damaged dei black Flag , era troppo estremo e teneva lontana la maggior parte dei miei coetanei . Nessuno lo capiva.

Il problema è che adesso dietro di vuoi non ci sono i black Flag .Potreste essere dunque proprio voi ad introdurre a qualcosa , ma che se n’è già andato da tempo .La musica della sub pop è la forma estrema di post -punk che oggi ci sia dato ascoltare.
K.Cobain- E’ vero mi piacerebbe credere che gruppi come il nostro abbiano occupato il posto lasciato vacante da quella porta aperta che è stato il punk .Anche se capisco che non siamo altro che l’ombra di qualcosa che c’è già stato. Ogni volta che scrivo un riff , non posso non rendermi conto che si tratta dell’imitazione di un pezzo altrui , che non è originale , che l’ho già sentito.

Non voglio essere provocatorio , ma se sei tu il primo ad ammettere che ogni volta che scrivi un pezzo , ti rendi conto di rubarlo a qualcuno , perche continui a suonare?K-Cobain - non saprei che altro fare e non c’è nient’altro che voglia di fare.Non ho altri scopi nella vita , non ci sono altre attività che mi interessano . Non voglio essere un dottore o un giornalista. E’ poi , non è detto che tra 300 idee rubate non ne nasca una che sia tutta mia .E’ una grande sfida.


E’ questa sorta di nichilismo esistenziale che vi porta a scrivere una musica cosi sofferta , quasi come se non vi fosse domani?
K.Cobain- Si, soprattutto , quando vivi in america , dove è ricordato continuamente , 24 ore al giorno , in che razza di mondo vivi : una società ridicola , capace solo di produrre frustrazioni e gente idiota .I miei giudizi sembreranno estremi , ma per convincermene non ho che da accendere la TV o camminare per strada e farmi gridare insulti per il colore dei miei capelli.

E’ quasi come se ti sentissi parte di una minoranza in via d’estinzione ………
K.Cobain-Si.E ho abbandonato ogni speranza di cambiare la gente .Da ragazzino ero coinvolto nell’ala politica del punk. Era come una boccata d’aria fresca :la sensazione di poter cambiare l’umanità , di poter fare qualcosa di concreto .Ma in pochi anni mi sono reso conto che non solo è impossibile cambiare la maggioranza delle persone , ma che non ho alcun interesse a cercare di salvare questa gente perche non se lo merita.
 
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view post Posted on 30/4/2008, 17:10
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Seattle Maniac

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Pota ma gli Alice in Chains...
 
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alicemudgarden86
view post Posted on 30/4/2008, 18:23




cavolo...qnd leggo ste cose mi viene tanta malinconia...
la farei leggere a Cornell l intervista sua e dirgli:"come sei diventato???!!! image image
 
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view post Posted on 30/4/2008, 18:41
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non cè molto ordine quella degli aic sempre di quel periodo è stata inserita nel loro topic http://alternativegrunge.forumfree.net/?t=10789575
 
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parcodio
view post Posted on 1/5/2008, 14:07




e va bhe, a sto punto incolliamola anche qua..
tutte ste chicche sono tratte dal libro The Sound of Seattle di Steve Blush.. purtroppo dubito che sia ancora reperibile anche perchè sfido chiunque anche solo a trovare l'immagine della copertina sul web.. allegato c'era pure un mini cd che io, m'ammazzerei, ho perso come un tonno.

CITAZIONE (pastare @ 12/10/2006, 15:34)
questa è un'intervista difficile da reperire ;) è stata fatta da steve blush e guido chiesa per il libro "seattle sound" datato 93 prima della morte di kurt cobain......l'intervista risale nel periodo di facelift primo lavoro degli AIC...

ALICE IN CHAINS
Che cosa pensate di fare di originale o diverso rispetto agli altri gruppi?
L.staley -non so , non penso che facciamo nulla che sia cosi radicalmente diverso , facciamo del gran rock , scapeggiamo un casino

Un mucchio di critici rock scrivono a proposito del cosiddetto sound di Seattle .Pensi che esista qualcosa del genere ? Ve ne sentite parte , musicalmente o in altro modo?
j.cantreel- penso che ne facciamo parte senz’altro .E’ una cosa che dura da un sacco di tempo , e non solo da quattro a cinque anni. Il sound di Seattle a cui ci riferiamo non è proprio quello tipo mudhoney , o soundgarden , ma piuttosto ispirato da band seminali , quali green river o anche skin yard.

Esiste un passato punk per questo gruppo?
L.Staley- Non penso che noi siamo mai stati una punk band . Ma siamo giovani , cosi ci riferiamo a quello fottuta energia del punk , e credo che un po’ di questo venga fuori , nella nostra musica . Non è qualcosa di evidente , quanto invece sottointeso nel nostro suono . Non penso che tu possa essere giovane e suonare il tipo di musica che noi facciamo senza possedere quel tipo di energia.

Quali immagini vi ispira il nome alice in chains ?
L-Staley- In effetti , è una cosa a cui ho pensato anni fa . Non significa nulla , in realtà .E’ ambiguo , e ci puoi cavare qualsiasi tipo di immaginazione . Rende la cosa , in qualche modo , affascinante.


E che ne dite dell’aspetto del business , del vostro lavoro?vi piace l’industria del rock?
L.Staley- Penso che il lato del business sia un grosso mucchio di merda . Suonare per il pubblico , fare uscire album e video , ascoltare i tuoi pezzi alla radio : ecco cosa conta . Ci sono alcune cose buone e altre cattive , nell’industria . Ma come ho detto vogliamo solo fare del rock.

J.Cantreel- Un’altra cosa che non accade spesso è che ci sono tutte queste diverse responsabilità , di cui ti devi occupare , e di cui devi essere al corrente , di modo che non vi sia qualcun altro a gestire la tua vita . Questo però ti toglie un mucchio del tempo libero per suonare insieme , comporre e occuparti del tuo spettacolo . E’ una cosa fottutamente nuova . Dobbiamo prendere parte di tutte le decisione , e restarne coinvolti . Non mi scazzo , ma vorrei , ogni tanto , poter prestare maggior attenzione alla musica . Dal momento che siamo un gruppo giovane e che lavoriamo con la Columbia , per la prima volta , penso che con il tempo entrambi ci abitueremo , e ci sentiremo maggiormente a nostro agio.


Sfortunatamente , la buona musica è solo una piccola parte della formula del successo rock
L.Staley-già e non dovrebbe assolutamente andare a questo modo.La musica dovrebbe essere l’unica cosa che conti .
J.Cantrell-la mia convinzione , naturalmente ,è che il valore sia la musica.Ma il successo si basa sui meccanismi dell’industria e questo è talvolta una schifezza .
L.Staley-il momento in cui la cosa si fa davvero schifosa è quando questa gente dell’industria tenta di entrare nell’ aspetto musicale della faccenda .Quello è il punto in cui noi poniamo il limite , e ci incazziamo . Quando ci dicono: “rallentate questa parte” o “rallentate quell’altra” . oppure ci si dice quali pezzi mettere o meno in scaletta , mandiamo tutti affanculo. Non succede spesso , ma quando succede ci incazziamo sul serio.

J.Cantrell-Tutti hanno delle opinioni , non ci puoi fare nulla . Le opinioni della gente con cui lavori hanno un peso maggiore , e ti vengono proposte con piu facilità -non mi aspetterei che fosse in nessun altro modo . Cio che vogliamo è quello con cui ci sentiamo a nostro agio.

Qual è il vostro pensiero sul futuro del rock?
J.Cantreel -Cìè in giro un gran miscuglio di cose .La musica sta sen’altro attraversando una grossa fase di transizione . Penso ci vorrà del tempo perche questo processo sia completato .C’è un gran casino , ma ci sono delle cose dirette , lanciate nel mezzo di questa confusione , che sono le parti migliori , quelle poche scintille in mezzo al buio . Mi piacerebbe pensare alla nostra band in questi termini . Penso che abbiamo trovato una linea piuttosto diretta e credo che la stiamo percorrendo con forza

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alicemudgarden86
view post Posted on 1/5/2008, 20:14




IO CE L'HO CE L'HO CE L'HO!!!!!!
 
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view post Posted on 3/5/2008, 13:36
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Seattle Maniac

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Sono mitici...giovani....e non sanno ancora quale sarà il loro futuro....un po ingenui....ma avevano già fatto vedere di che pasta eran fatti....e lo avrebbero fatto vedere ancora per un bel po....
 
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12 replies since 19/9/2006, 14:27   344 views
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