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SOUNDGARDEN, traduzioni interviste-testi

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pastare
view post Posted on 14/10/2006, 16:05 by: pastare
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Interviste
SOUNDGARDEN 1989
Incominciamo con la classica domanda che spetta a ogni band emergente da dove venite , come vi siete formati?
C.cornell. Hiro e Kim si sono trasferiti sei anni fa da Chicago a Seattle , mentre Matte è originario si san Diego. Tutti e tre vennero a Seattle per studiare , ma in parte per mancanza di soldi , finirono col cercarsi dei mestieri ed entrarono a far parte di band locali . Io sono l’unica persona di Seattle e mi è sempre piaciuto vivere qui , per cui…… Ci siamo conosciuti quando ho risposto all’annuncio di un gruppo che cercava un cantante . Anche loro erano della stessa band o ne avevano fatto parte . Di comune accordo ce ne andammo per formare i soundgarden.

La scena di Seattle si è recentemente guadagnata le attenzioni della critica specializzata grazie a band come la vostra o per le attività di etichette quali la sub pop . Come si differenzia questa scena da altre ben note come Athens , Austin o Minneapolis?
K.Thayil - La differenza piu grossa tra la scena di Seattle e le altre sta nella mancanza di club nella nostra citta. D’altro canto , è vero che c’è un’inequivocabile proliferazione di talenti e che esiste un suono originale e specifico di questa scena .

Come definiresti questa originalità?
C.Cornell -seattle è sempre stata definita la capitale americana dell’heavy metal , sia per la presenza di gruppi underground metal che per quella di poseur LA style . Forse per questo motivo l’evoluzione dell’hardcore /punk di Seattle , piu che altrove , si è venuta a contaminare col linguaggio dell’heavy metal , soprattutto nelle sue espressioni più lente , dando vita a questa sorta di punk abrasivo e pesante che si potrebbe definire acid punk.

Quali rapporti esistono a Seattle tra la scena punk e quella heavy metal?
k.Thayil- la maggior parte delle band heavy metal di Seattle provengono da Bellevue , la zona est della citta , quella dall’altra parte del lago , decisamente più benestante rispetto alla zona urbana dove risiedono i gruppi punk . Fra i due fenomeni non c’è praticamente contatto.
C.Cornell--altra cosa da ricordare è che , non essendoci a Seattle discografiche major , molti musicisti locali , soprattutto heavy metal , si sono trasferiti a Los Angeles . Membri di Motley crue , alice Cooper band o Guns’n ‘Roses hanno messo in pratica il detto se vuoi emergere da Seattle allora vattene da Seattle . Noi e l’atre band abbiamo dimostrato il contrario.

Tra le punk band esiste un senso di comunità?
K.Thayil- fino a un certo punto . E’ soprattutto una questione di amicizie personali . Se avessimo piu posti dove suonare insieme , forse riusciremmo a sviluppare rapporti creativamente piu profondi.

Oltre alle varie band , c’è qualcos’altro a Seattle che promuova la scena?
k.thayil - c’è kfmu , la realtà dell’università dello statp di Washington che non si limita a mettere dischi ma organizzare anche concerti . Rocket , il locale periodico di musica e spettacolo , non ha mai dedicato molto spazio ai gruppi locali soprattutto underground , ad eccezione della rubrica di Bruce Pavitt , prima che si dedicasse a tempo pieno alla sub po.

Qual è il ruolo di bruce pavitt in tutto cio?
K.thayil- è stato per anni uno dei principali animatori della scena locale : giornalista per il rocket , dj per KFMU discografico con la sub pop . E’ l’unico a Seattle in grado di far conoscere un disco oltre i confini della citta.

Vi sono band o musicisti locali a cui vi sentite particolarmente legati?
K.thayil- Mudhoney in testa . Sono un gruppo davvero incredibile formato da ex componenti dei green River e dei Melvins , due tra le formazioni più direttamente responsabili dell’attenzione di cui ora gode la musica underground di Seattle. Siamo anche amici con gli scremino trees che non sono proprio di qui ma vengono da Ellensburg.

Ma ora state per firmare per la A&M, .Non avete paura di perdere il vostro controllo creativo?
C.cornell- Alla A&m hanno delle manette coi nostri nomi sopra .Appena firmeremo il contratto non saremo più in grado di fare nulla se non quel che vorranno loro….risata generale….

La voce di Chris è stata paragonata a quella di Robert Plant, che effetto ti fa?
C.Cornell- non mi da fastidio , anche perche è raramente intesa come critica . Mi sembra , piuttosto che si tratti di una facile scorciatoia usata dai critici in mancanza di termini migliori .I led zeppelin sono certamente una delle nostre influenze , ma non l’unica.Però essendo loro stati cosi immensamente popolari in america negli anni 70 , vengono subito in mente , mentre alla maggior parte dei critici sfuggono certe somiglianze che esistono , tanto per dirne due , tra la nostra musica e quella dei Wire o dei Pere Ubu . Credo che , evolvendosi i soundgarden , anche questo paragone perderà d’importanza.

L’utilizzo di elementi psichedelici e blues non vi impedisce comunque di venir identificati dai piu quali diramazioni recenti del cosiddetto post punk statunitense , parentela che voi per altro accettate senza riserve.
K.Thayil- non c’è contraddizione tra questi generi di musica . Sono tutti molto spontanei e permettono un approccio personale alla composizione . E sempre musica non premeditata : che venga dal cuore , dal cazzo o dalla testa , non è mai il frutto di un’operazione meramente intellettuale.

Grazie alla componente hard rock della vostra musica , potreste raggiungere migliori risultati commerciali rispetto ad altri gruppi.Come vi sentite in questa posizione?
C.Cornell- A noi va benissimo , basta che si possa continuare a fare quello che abbiamo sempre voluto. Non ci siamo messi assieme con l’idea di guadagnare un sacco di soldi , ma per realizzare quel che avevamo in testa.
K.Thayil- Ci piace esser parte dell’underground e non abbiamo alcuna voglia di scendere a patti pur di uscirne. Siamo nella fortunata posizione di piacere alla gente per quel che facciamo , piuttosto che quel che i discografici pensano che potremo fare. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo parlato con varie etichette , grosse e piccole , prima di scegliere con chi formare. L a lentezza delle trattative è proprio dovuta alla preoccupazione di non compromettere la nostra indipendenza creativa. Se qualcuno ci vuol dare un sacco di soldi per quel che facciamo , ben vengano , saremo degli scemi a non accettare .

Ma saprete benissimo che con una piccola ripulita la vostra musica diventerebbe davvero commerciale. Basterebbe eliminare un po’ di feedback , qualche distorsione e l’elemento rumoristico………
K.Thayil - Non lo faremo mai , perche questi elementi sono proprio quelli con cui ci piace lavorare , il fondamento del nostro suono.
C.Cornell- Non credo che le majors abbiano interesse a ripulire la nostra musica . Ci sono già sul mercato tonnellate di gruppi che fanno del rock commerciale. E’ certo lo sanno fare meglio di noi.
 
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