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SOUNDGARDEN, traduzioni interviste-testi

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Barney91
view post Posted on 5/1/2013, 16:37 by: Barney91




Intervista a Ben Sheperd sul mensile di dicembre 2012 Rock Hard.


Conclusa ormai l'era grunge con cui i nostri sono stati spesso inevitabilmente associati, quello che rimane sono quattro rocker di mezza età ansiosi di dimostrare al mondo che non sono ancora finiti e che hanno ancora qualcosa da dire. La pressione era tutta su di loro ed il bassista Ben Sheperd non si è tirato indietro ed ha svelato i retroscena della fine, del ritorno e del nuovo album King Animal in una sessione di interviste tenuta a Berlino.

Ben, facciamo un passo indietro, al 9 febbraio 1997. E' stato il vostro ultimo show, suonato alle Hawaii prima della dissoluzione della band e qualcosa è andato storto quella sera. Che cos'è successo?
"Mi sono arrabbiato, ho preso il mio basso e l'ho picchiato furiosamente per terra finchè non si è rotto in tre parti. Poco prima il mio amplificatore si era messo a fumare e non funzionava più. Siccome tutte le altre band se ne erano andate non avrei potuto rimpiazzarlo con un altro. Ero incazzato nero perchè mi era stata promessa dell'attrezzatura che funzionasse regolarmente. Durante tutto il tour ho avuto costantemente problemi con la strumentazione. Alcune volte ho chiamato il mio vecchio tecnico del basso per darmi una mano ma neanche lui sembrava riuscire a far funzionare le cose".
Questo è stato il momento in cui avete deciso di metterci una pietra sopra?
"Si, è esatto. Poi siamo scivolati via dal furgone e ci siamo diretti in hotel. Credici oppure no, ma anche durante il viaggio abbiamo ascoltato la radio e c'erano dei frequentatori dell'hotel che hanno chiamato per dire che noi avevamo deciso di scioglierci a causa del mio amplificatore e che io avevo simbolicaemnte distrutto la chitarra mandando in fumo il gruppo Tutte cazzate. quelle sono bugie da idioti".
Comunque c'erano stati dei segni che le cose stavano andando male e che la fine potesse essere vicina?
"Quel tour è stato il più distruttivo in cui abbia mai suonato. Poco prima di salire sul palco una sera c'è stata una breve riunione tra i membri della band ed è stat presa la decisione di prenderci una pausa e suonare solo di tanto in tanto dal vivo. Era la prima volta che ascoltavo una cosa del genere. Non ero d'accordo con questi piani perchè andare sul palco a suonare era l'unica cosa che mi faceva sentire bene. Amavo suonare anche perchè stavo vivendo un periodo molto difficile a livello personale e suonare era l'unico modo per sfogarmi. Per questo il tour è stato così violento".
Qual'è stato il motivo principale per abbandonare la scena?
"All'inizio volevamo solo prenderci una pausa ma subito divenne chiaro che lo stop sarebbe stato definitivo. Più di tutto volevamo porre fine al ciclo interminabile di pre-òproduzione, registrazione, promozione e tour. Eravamo stanchi di essere in mezzo ad un gigantesco ingranaggio e volevamo venirne fuori in qualche modo".
Chi è stato il primo nella band a porre la questione?
"Mi ricordo che un giorno me ne stavo a casa mia con degli amici di una band del posto con cui ogni tanto suonavo ed all'improvviso è arrivato Chris ed io sono rimasto sorpreso della sua visita. Quindi uno dei ragazzi ha detto qualcosa sul fatto che quel giorno era l'anniversario dello scioglimento dei Beatles. Poi Chris è venuto da me e mi ha chiesto se potevamo parlare in privato. Così siamo usciti e sul vialetto di casa mi ha detto che voleva porre fine alla band ed io gli ho risposto che andava bene".
Perchè pensi che lui ne avesse abbastanza?
"In parte per le ragioni che ho citato prima, il faticoso ciclo lavorativo imposto dall'industria discografica. In più lui voleva andare avanti e provare nuove avventure musicali. non ci sono mai stati problemi di relazione all'interno del gruppo, differenze musicali o le solite cose che vengono addotte come ragione per lo scioglimento. Semplicemente a volte le cose accadono e basta".
Hai mai visto e frequentato gli altri durante tutto questo lungo periodo di separazione?
"No, non molto in realtà. Io e Chris ci siamo incontrati solo qualche volta sporadicamente prima che lui iniziasse a suonare con gli Audioslave. Era anche la prima volta che diventava padre ed aveva poco tempo libero. Lui è una persona molto attiva e le band dove lui suona lo sono di conseguenza. Io invece sono rimasto a Seattle ed occasionalmente sono andato in tour con Mark Lanegan. Matt si è messo a suonare con i Pearl jam e Chris con gli Audioslave perciò erano poco in città. Mi imbattevo ogni tanto in Matt e vedevo Kim a qualche concerto nell'area di Seattle, ma erano incontri occasionali. Non abbiamo mai passato del tempo assieme".
Durante gli anni di inattività hai mai pensato di ritornare al tuo vecchio lavoro? Sappiamo che facevi il carpentiere.
"Si, per un po' ho lavorato nella mia vecchia ditta. Ma non sono un falegname professionista. Più che altro ho fatto da assistente a chi conosceva il lavoro. Nella scala gerarchica io ero al fondo".
E' stato in quel periodo che la tua vita è precipitata e ti sei ridotto a vivere sul divano degli amici a Seattle?
"Tutto ciò è capitato durante le fasi finali di registrazione del mio album solista. Avevo appena rotto con la mia fidanzata per cui ero a pezzi e non avevo nessuna voglia di tornare a stare nella mia casa di Baimbridge Island triste e da solo, così mi osno fatto ospitare a Seattle dove vive la maggior parte dei miei amici. Poi ero anche senza un soldo. E' vero che avevo la mia casa, ma non suonando non avevo denaro liquido; non avevo nessuna entrata perchè, visto che ero occupato con le sessioni di registrazione dell'album tutto il tempo, non potevo trovare un lavoro per guadagnare".
Tutto questo non sembra riportarti alle tue radici punk prima ancora di unirti ai Soundgarden?
"Si, è vero. Nella scena punk ci sono molti personaggi bizzarri, un po' vagabondi. Quello stile di vita va bene per poco tempo però. Solo all'inizio sembra davvero divertente. Comunque mentre i Soundgarden decidevano di riunirsi sono riuscito finalmente a terminare il mio disco solista".
Quando hai sentito che c'era il progetto di rimettere in piedi i Soundgarden?
"Ci sono state diverse riunioni d'affari che coinvolgevano anche la ripubblicazione del nostro vecchio catalogo. E' stato di nuovo piacevole, naturale e familiare ritrovarsi con tutti i vecchi amici assieme in una stanza. Così il nostro manager ho cominciato a suggerire di fare una reunion, di suonare dal vivo e metterci a registrare della nuova musica. E perciò una cosa poi ha portato un'altra".
Come ti sei sentito la prima volta che sei ritornato in sala prove con loro?
"Mi sono sentito come al solito. abbiamo portato un po' di pazzia all'interno della band, ma anche quella dedizione intensa e meticolosa alla musica che abbiamo sempre avuto. C'è stata la stessa atmosfera rilassata di sempre. La chimica con gli altri è stata facile".
All'inizio avevi una visione o un'idea della direzione in cui sarebbe andato l'album?
"In realtà no. All'inizio Chris e Matt hanno suggerito che ognuno di noi pensasse a delle semplici idee per le canzoni da portare in sala prove su cui potessimo lavorare e fare delle jam. E così abbiamo fatto. Ognuno di noi ha cercato di scrivere una canzone che potesse piacere anche agli altri".
Quali canzone vengono direttamente da te?
"Alla fine sono state tutte scritte assieme. Comunque Attrition era pronta con il testo già nel mio cassetto da un po' di tempo. Originariamente volevo usarla per un altro scopo. Se fosse stato per me avremmo avuto solo materiale nuovo di zecca su King Animal. Taree è un'altra canzone che avevo composto molto tempo fa per i Soundgarden, ma poi non abbiamo avuto mai il tempo di inciderla perchè ci siamo sciolti. E' stato molto bello vedere finalmente questi pezzi completati così tanto tempo dopo che erano stati composti. Chris ha dato una mano ad arrangiare Taree ed ha scritto un nuovo testo, così il cerchio si è chiuso. Non State Actor è un altro pezzo che ho portato io, poi Chris e Kim lo hanno messo a posto con il testo e la melodia".
Di che cosa parla Attrition?
"Attrition è la mia reazione all'invasione dell'Iraq da parte degli Stati Uniti durante la presidenza di Bush. E' una cosa che mi ha fatto totalmente imbestialire. A volte devi prenderti del tempo per guardare il mondo attorno a te. In qualche modo tutti sembrano ipnotizzati e mentono. Fanculo a questa gente!"
Se tu fossi il presidente degli Stati Uniti che cosa cambieresti per prima cosa?
"E' una cosa che vorrei tenere per me stesso. Non voglio prendermi il rischio di dirlo pubblicamente. Onestamente non vorrei mai fare il presidente perchè dovrei fare delle cose che non farebbero piacere alla gente. Certo ci sono cose che accadono giornalmente ed in tutto il mondo che possono essere migliorate. Ad esempio non mi piace che le persone vengano indottrinate e non spinte a riflettere criticamente. L'intero sistema scolastico non funziona perchè agli alunni non viene insegnato come risolvere i problemi e sviluppare delle soluzioni da soli. E poi c'è la crisi economica da risolvere, ma d'altro canto anche il presidente non può fare tutto".
Qual'è la tua canzone preferita dell'album?
"Mi piace Worse Dreams perchè mi ricorda me stesso nel film M con Peter Lorre. Rowing è stata la prima canzone in cui ho realizzato che stavamo di nuovo dando vita ai Soundgarden. Infatti è stato il primo pezzo composto che è venuto pronto".
C'è qualche nuova esperienza che vorresti fare con i Soundgarden?
"Non voglio ottenere niente di nuovo. Non sono uno a cui piace cambiare. Sarò un po' egoista ma la cosa che mi viene più facile è scrivere canzoni ed essere totalmente ispirato. Io sono felice sul palco perchè là è il nostro mondo.".
 
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