dodicesimo album in studio di Brant Bjork sembra essere tornato alle origini, con Bjork hanno collaborato il chitarrista Bubba DuPree (ex- Void , e gruppo di supporto di Bjork , The Low Desert Punk Band ) Sean Wheeler e l'ex compagno di band Kyuss / Vista Chino Nick Oliveri e Armand Secco Sabal (che è in tour con Al di Meola ) per i bassi. Il risultato è un LP easy-flow di 11 tracce / 38 minuti che elimina gran parte del margine aggressivo del Black Power Flower del 2014 Mankind Woman è il ritorno di un vecchio rocker incallito che non vuol cambiare. È un’opera nostalgica, è un rimanere fedele ai propri ideali, è l’ennesima prova di forza di chi si trova a proprio agio in un determinato habitat, e quello dev’essere. Il tempo può aver affossato le idee, la freschezza compositiva, perché episodi meno riusciti, rispetto ad altri, ne troviamo anche in questo lavoro, e nonostante manchi il pezzo da antologia, il nostro guru si difende ancora egregiamente bene sia nei lidi stoner (vorrei ben vedere…), sia nei territori più marcatamente sessantiani, poiché lo scorrere del tempo non potrà mai affossare né la passione, né il talento. Questo lavoro va ascoltato senza pregiudizi. È rock, e di pregevole fattura, semplice, ma ficcante. Accantonate i pregiudizi: gli unici compagni di questo viaggio dovranno essere i vostri Wayfarer, il sole, il tramonto e risate spensierate. Siano le stelle a cullarvi, in questa lunga notte. (met.)
Bjork ha una personalità a sé stante e parla della continua crescita creativa di un maestro assoluto della forma. Ascoltare questo nuovo lavoro vi renderà migliore sicuramente la tua giornata.
