Costello dice di aver mirato a realizzare un disco “della portata di IMPERIAL BEDROOM, con un po’ della bellezza e dell’emozione di PAINTED FROM MEMORY”. C’è del vero: del secondo ci sono soprattutto le collaborazioni con Burt Bacharach, mentre lo spirito beatlesiano del primo aleggia su tutto il resto dell’album. Ma in realtà le usa un po’ tutte, le frecce nel suo arco: un ritorno classico alla sua maniera. Il miglior Costello è questo qui.